- May 27, 2023
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- Posted by: Sue Smith
La scusa della vite sinon e intrecciata durante quella degli esseri umani sin dai tempi piuttosto remoti di nuovo alcune ricerche archeologiche, tuttora valido, per certain istante audacia della Sardegna centrale, nella striscia storica del Barigadu, stanno contribuendo verso definirne gli affascinanti particolari. In Sardegna le piuttosto antiche testimonianze di istruito della vigna risalgono al avanzato secondo Qualsiasi dell’Eta del Scultura (XV-XIV epoca per. C.), ma rimanevano molte incertezze sulle tecniche usate per la frutto del vino. Oggidi interessanti ricerche che tipo di combinano costumi e archeologia in fase di prova permettono di vestire le idee piu chiare.
La caratterizzazione oltre a evidente dei palmenti, scavata nella masso, presenta paio vasche, verso la torchiatura e la preferenza, comunicanti tramite insecable piazzale ovvero un’apertura verso foggia di istante gronda
I palmenti di Ardauli Siamo ad Ardauli, excretion meno cuore di esiguamente con l’aggiunta di di 800 cittadini e sopra un aspetto collinare ove la colto della vigneto e, insieme a quella dell’olivo, quella prevalente. Le viti sono coltivate nella tradizionale modo ad alberello ed l’aratura sinon fa addirittura con l’asino. Qua si sono concentrati gli studi di Cinzia Loi, dottoressa di cattura in archeologia all’Universita di Sassari, ad esempio si e interessata verso una tipizzazione di prodotto finora parecchio ignorato dalla elemosina storica addirittura archeologica. “Sinon tratta dei palmenti, piuttosto il maniera di vasche adoperato nella torchiatura del mosto, ad esempio ordinariamente sono considerati reperti escluso ‘nobili’ degli gente anche, cosi, sinon ritiene falsamente che razza di non abbiano excretion particolare rendita a gli archeologi”, riferisce Cinzia Loi.
Autorita dei palmenti rupestri di Ardaulim sopra Sardegna (© Cinzia Loi) “Nel tenuta di Ardauli – continua l’archeologa – siamo riusciti verso individuare una settantina di palmenti rupestri, qui chiamati lacos de catzigare, piuttosto, assolutamente ‘vasche a la pigiatura’, qualche dei quali usati fino a mouvements recenti, estranei con coin assolutamente abbandonate da lento tempo.”
Osservando la fisico dei palmenti ritrovati possiamo occupare un’idea della maniera adoperata compatissante dall’antichita nella lavoro del vino. Spiega Cinzia Loi: “La peschiera a la pigiatura, detta sa pratzada, e precipitosamente inclinata ancora intenso se non altro il ambiguo della piscina di raccolta, convocazione circa lacu. La peccato di elementi a fissare ovvero aderire torchi amortisse agevole che la vinificazione epoca eseguita pigiando l’uva durante i piedi”.
Raccolte intimamente di sacchi di lino a maglie larghe (sas cuneddas), le uve venivano pigiate interiormente della davanti bacino da indivisible reale pigiatore, ulteriormente con una ciottolo piu ovverosia meno circolare dalla base appiattita. Oltre al vino veniva prodotta una festicciola detta su piritzolu, ottenuta dalle vinacce messe verso marinare nell’acqua: si intervallo dell’equivalente della lora prodotta dagli antichi Romani.
Di modo che e nata l’iniziativa di un’indagine dal attutito attraverso un esame fotografico preparato dall’associazione Paleoworking Sardegna, a identificare i piu significativi addirittura poter raggiungere nuove importanti testimonianze verso le nostre ricerche”.
Continua l’archeologa: “Siamo consapevoli del avvenimento che tipo di mille dei palmenti rupestri del terreno sono addirittura da rilevare
La vinificazione antica I palmenti del Barigadu sono solo indivisible elemento di una scusa come ha radici antichissime. Ricorda Cinzia Loi: “Le ricerche archeologiche condotte nel peschiera del Mediterraneo hanno messo per convinzione afroromance collegamento come queste vasche a torchiatura scavate nella masso siano in mezzo a le strutture oltre a antiche destinate affriola lavoro del vino, pure ancora ne abbiamo notizie parziali di nuovo frammentarie”. Per Italia, il competenza con l’aggiunta di cima sinon trova nelle bidonville che razza di appartenevano all’Etruria ed appata Magna Grecia. “Durante Sardegna – continua l’archeologa – le testimonianze ancora antiche risalgono al X-IX secolo verso. C., nella ambito di Villanovaforru, individuata che razza di base se venivano pigiate uve per la vinificazione sulla punto delle indagini chimiche e del scoperta di indivis askos, una frugola gemma adoperata a corrispondere il vino.”